“The absence of the witch does not invalidate the spell”
Inizialmente avevo acquistato questo libro per mia figlia più piccola, ma quando iniziai la lettura, provai un senso di appartenenza pazzesca, quel senso che caratterizza chiunque si sente fuori posto, in un determinato arco temporale.
Taisia Kitaiskaia, l’autrice di “Literary Witches – A Celebration of Magical Women Writers“ (non credo sia stata ancora tradotta in italiano!) e l’illustratrice Katy Horan, una raffinata artista specializzata in arte folcloristica, fiabesca e mitologica, hanno avuto un’idea geniale, quello di celebrare, in un viaggio avventuroso, onirico e profondamente terreno, di autrici straordinarie come Toni Morrison, Octavia Estelle Butler , Audre Lorde, Anaïs Nin, Gertrude Stein, Flannery O’Connor, Emily Brontë , Saffo , Emily Dickinson, Virginia Woolf, Sylvia Plath, Mary Shelley e molte altre. Donne nate “prima che inventassero le donne“; streghe, in quanto creatrici di mondi, evocatrici di parole; sibille che invocano spiriti.
E’ un libro molto particolare perché si intreccia con l’esoterismo e la stregoneria, ma chi è in grado di leggere i libri senza pregiudizi e stereotipi potrà godere con gli occhi, con la mente e con lo spirito la danza, nel mondo, di queste streghe letterate.
Gli ingredienti vi sono tutti: dalla copertina, che offre un primo impatto emotivo di grande efficacia, alle argomentazioni e illustrazioni molto preziose e dal sapore intrigante, al bel compendio di schizzi impressionistici, che fonde fatti biografici con voli dell’immaginazione evocativa, per celebrare le incantatrici della letteratura, fino a un breve elenco di letture consigliate, come iniziazione al mondo di ogni scrittrice rappresentata.
Il titolo e il tema generale del libro derivano dall’affermazione che il modo di usare le parole delle scrittrici – la loro capacità di evocare mondi e incitare emozioni – è di per sé una sorta di magia. Come quelli accusati di stregoneria, molti di queste scrittrici sono state diffamate per aver rifiutato di aderire alle aspettative della società; ma sfidando la norma e abbracciando il loro talento, sono state in grado di forgiare il proprio potere e la propria azione.
La strega è senza dubbio l’unico archetipo femminile che ha potere a modo suo. Non è definita da nessun altro. Moglie, sorella, madre: questi archetipi traggono significato in base alle relazioni con gli altri. La strega, tuttavia, è una donna che sta completamente sola. Il più delle volte è un’estranea e il suo dono è la trasformazione. È un’agente di cambiamento e il suo lavoro è animato dalla parola: un incantesimo, un nome, una benedizione, una maledizione.
Ma cosa unisce tutte queste donne?
Le unisce la capacità di “vivere sole nei boschi dell’immaginazione” e “in capanne, di loro spontanea iniziativa”. Spesso sono donne che non hanno avuto figli, che creano altro, rispetto a ciò che ci si aspetterebbe da loro e che per questo sono state marginalizzate, talvolta banalizzate, perché una donna che decide di non procreare e dedicarsi interamente alla scrittura viene considerata strana, misteriosa, o addirittura pericolosa, in alcuni casi ancora oggi. Eppure queste creature non si sentono spaventate dall’oscurità, perché bastano a sé stesse e non temono l’esclusione. Sono donne in grado di piegare la natura con la propria volontà, proprio come le “streghe letterate”, che plasmano la società attraverso l’uso della parola.
Il libro parla di trenta donne in totale. L’autrice combina fatti reali con visioni immaginarie surreali che evocano lo spirito del loro lavoro. Ad ogni scrittrice è dedicata una doppia pagina. Da un lato, ci viene presentato un ritratto straordinariamente surreale e squisitamente gotico ,disegnato da Katy Horan. Nell’altra pagina, ci sono delle brevi vignette sulla scrittrice in questione; poetiche, magiche ed estremamente evocative, attingono a temi e riflessioni della vita e del lavoro delle scrittrici, per offrire un’istantanea unica e artistica delle loro esperienze, ispirazioni o pensieri.
Il tono fiabesco funziona perfettamente nel contesto del libro. L’insolito memoriale del talento e la vibrante testimonianza della saggezza di Toni Morrison, per esempio, è concentrata nel suo spettacolare discorso di accettazione del Premio Nobel: “Moriamo. Questo potrebbe essere il significato della vita. Ma ci occupiamo del linguaggio. Questa potrebbe essere la misura delle nostre vite “.
Il libro è ben progettato e può essere letto in qualsiasi ordine. Tuttavia, consiglierei di leggere prima l’introduzione che spiega il ragionamento alla base di alcuni aspetti delle voci.
Ecco alcuni estratti da diverse sezioni di scrittrici, per darvi un’idea di cosa aspettarvi:
La regina Toni vede staccarsi, dalla pelle di ognuno, il bambino che era, i propri genitori, i bisnonni, fino al primo essere umano. Può vedere il dolore originale di questo antenato, portato in giro, di generazione in generazione, come una scheggia nella milza.
Con la sua mente, Toni traghetta i fantasmi instabili del suo popolo attraverso fiumi ostili, scolpisce lisce barche blu affinché possano viaggiare. Costruisce rifugi per cullare il loro riposo prima della grande migrazione.
Toni è a suo agio sul trono. I suoi veneratori si mettono in fila per presentare offerte di rubini, anatre arrosto, fiori selvatici. Ma uno si avvicina a mani vuote: racconta invece una barzelletta a Toni. Tutti rimangono senza fiato. Alla fine, Toni si lascia sfuggire una grande risata fragorosa e la gioia si riversa nel palazzo.
Octavia si prende una pausa dalla scrittura per annaffiare le sue piante. Le teste in vaso, di varie razze e specie umanoidi, barcollano su steli spessi e agitano le foglie verso di lei, mentre entra nella serra. Li nutre dalla sua brocca.
Acquistando generi alimentari, Octavia guarda le persone che mettono i cavoli e le mele nei carri e vede cosa un giorno supererà la scena innocente: comunità che sovrappopolano, mutano con un violento bisogno di cibo, potere e sesso.
Tornando dal negozio, Octavia getta di nascosto i semi che tiene sempre in tasca, nei cortili dei vicini. Semi che non ci salveranno, ma che ci sollecitano ……. possiamo fare di meglio.
Dopo molti di questi paragrafi per ogni scrittrice, abbiamo una breve nota biografica più tradizionale, così come alcune letture consigliate dalla loro opera.
Come lettrice, ho apprezzato la nuova prospettiva sulle figure familiari che non leggevo dai tempi del liceo. Mi ha letteralmente entusiasmata la varietà nella scelta di calibri letterari e di scrittrici pressoché sconosciute, da tutto il mondo.
Come strega, ho amato le immagini e il simbolismo. Sono riuscita a sentire una vera connessione con gli spiriti di questi scrittori e con il lato spirituale, in generale.
E infine, come donna, consiglio vivamente questo libro! Temevo che un libro, creato da due donne bianche, con le loro influenze letterarie, potesse contenere solo un punto di vista eurocentrico, invece, ho scoperto una grande varietà di scrittrici facenti parte di tutto lo spettro etnico esistente.
Nell’introduzione, Pam Grossman scrive: “Qui sta l’immenso piacere del libro. Da lettori, siamo tirati tra un desiderio di decifrare questi frammenti biografici e l’impazienza di arrenderci al loro delizioso mistero”.
Ecco! Arrendiamoci ai miti che circondano queste donne eccezionali. Arrendiamoci alla testimonianza arricchente ed edificante di una fascia multiculturale di narratrici di talento. Arrendiamoci al delizioso mistero di questo piccolo e prezioso compendio di biografie, per concederci la possibilità di esplorare nuove dimensioni ed essere ispirate dalla loro straordinarietà. Questo è un fantastico regalo per chiunque ami la letteratura, il femminismo, l’arte ed un pizzico di inquietante brivido esoterico.
Ne discuteremo più approfonditamente nella nostra riservatissima Community Métissage Sangue Misto Lounge.
@Wizzy, Afro Bodhisattva, Entrepreneur, Multipotentialite Wantrepreneur, Physical Anthropologist, Freelance researcher of African Studies, culture, tradition and heritage, CEO Dolomite Aggregates LTD and Founder IG MBA Métissage Boss Academy , MBA Metissage & Métissage SangueMisto.