Ed eccoci all’ultimo appuntamento di consigli letterari, BI-MULTI-TUTTO, per questo strano anno 2020.
Società Multiculturale è un concetto ormai bistrattato e usato, a random, in qualsiasi contesto vi sia un gruppo di persone dalle diverse connotazioni del bianco. Cosa, a mio avviso, che va decolonizzato tout court, perché questa rappresentazione storica, in cui le persone caucasiche siano il punto di riferimento da cui partire per determinare tutta una serie di discorsi psico-sociali, politici ed economici, a questo punto della nostra evoluzione umana, va assolutamente rivista e corretta.
La letteratura, di per sé, si inserisce, forse, in un contesto neutro, perché ha sempre provato a raccontare l’evoluzione delle nostre società, in tutta la loro complessità, offrendo varie ed ampie prospettive da cui osservare e riflettere la realtà.
Il mio interesse in questi ultimi anni si è molto concentrato in queste pieghe delle multiculturalità, esperienze quotidiane che ognuno di noi fa, convivendo con le sue contraddizioni, le sue narrazioni, le sue conflittualità ed evoluzioni, ma soprattutto, cosa che trovo di una bellezza incredibile, la voglia di rivendicare le proprie diverse identità, in un momento storico, apparentemente confuso, affermando le proprie consapevolezze e costruendo nuove forme di intersezioni.
Ora, in Italia, l’editoria si sta mostrando più attenta verso testi e libri che raccontano questa realtà, ma sono ancora poche quelle dotate di libri identitariamente diversificati, molto richiesti dai genitori e dagli insegnanti impegnati in progetti d’educazione interculturale. Ho trovato davvero molta difficoltà a scegliere libri di una certa levatura e qualità, che potessero essere utili, in modo universale, a chi si approccia a questo mondo. O sono pedissequamente molto accademici, o sono servilmente orientati, oppure, ancora, molto lontani dalla realtà di chi vive identità complesse e multiformi. Anche quelli scritti dai diretti interessati e dagli “adetti ai lavori”, risultano spocchiosi, divisivi, senza pathos né originalità, e arrogantemente tesi a voler dar voce e rappresentare tutto il mondo multiculturale nel suo insieme, senza un obiettivo di inclusione né di senso di universalità. Un barbaro appiattimento dell’infinità di ricchezze e del modo di raccontarle. Occasioni perse nel tentativo di assomigliare o scimmiottare i personaggi con più visibilità e/o più fama, senza mai uscire dal tracciato ormai sunto e consunto.
Ma spulciando di qua e di là, ho trovato, salvato, acquistato, letto e recensito per voi, una bella ed interessante selezione di proposte, in italiano, in grado di stabilire, con i loro “personaggi/oggetti ponte” tratti dall’immaginario o dalla realtà, un’intersezione tra le culture, ampliando la riflessione, la conoscenza e stimolando la curiosità di junior e adulti. “Libri strumento”in grado di evidenziare i confini e le sovrapposizioni tra le tradizioni, in grado di offrire spunti per una sensibilizzazione all’interculturalità, di stimolare una qualche riflessione sul tema dell’emigrazione italiana e immigrazione e creare una sorta di giardino quale punto reale d’incontro di culture, religioni, credenze. Merce rarissima, ma non impossibile da trovare.
Dopo la parte Prima della mia personale Listopia per Natale, anche qui non mancano, in questa varia lista, alcuni i grandi classici della letterattura mondiale, giusto per dar forza alla moltitudine di racconti e visioni delle singole identità.
Eccoli qui:
1) “Tramonto – La favola del figlio di Buio e Luce” Alessandro Ghebreigziabiher. Illustrato da Valentina Rizzo. Lettura sicuramente consigliata dagli 8 ai 100 anni.
Dalla quarta di copertina:
Il mio nome è Tramonto.
Sì, quel magico momento tra il giorno e la notte, quell’attimo affascinante e incerto, denso di mistero.
Sono nato in quell’attimo, sospeso tra il nulla e l’infinito.
Mio padre Buio e mia madre Luce ebbero solo un istante per amarsi, ma fu sufficiente per donarmi al mondo.
Sono nato in mezzo tra due sud.
Quello d’Italia, Napoli, e quello del mondo, l’Africa.
Quindi, tra due colori, tra un nome e un cognome così diversi, tra mente e cuore, soprattutto.
Sono nato lì, su quella linea di confine, e da allora ho vissuto camminando su una corda immaginaria, sospeso su un mondo
bisognoso di riconoscere e di riconoscersi.
Col tempo ho imparato ad amare questa vita perennemente in bilico, con i piedi per terra e la testa persa fra le stelle.
E ho fatto un sogno.
Sì, proprio in quell’ora affascinante in cui il sole e la luna si scambiano il cinque.
In quell’attimo fatto apposta per i nati in mezzo come me.
Esattamente in quel momento ho sognato che forse siamo in tanti a camminare su quella corda, più di quanti io creda
Tramonto è il racconto di un bambino nato tra due mondi, l’Africa e l’Europa, da un padre nero e una madre bianca, quindi tra due colori ed esattamente come il tramonto vive un’esistenza in mezzo, tra il giorno e la notte, trovando l’equilibrio migliore accettando la propria condizione come naturale, scoprendo i vantaggi e le ricchezze nel nutrirsi di più culture. Una storia che, nella sua banalità, riesce a rendere l’idea di una frazione di complessità con cui si tinge la vita delle persone b-multi-culturali.
2) “Oggi forse non ammazzo nessuno. Storie minime di una giovane musulmana stranamente non terrorista” di Randa Ghazy – Età consigliata: prima adolescenza
Sinossi: I jinn (un esemplare illustre: quello che abitava nella lampada di Aladino) appartengono a un mondo che non è quello degli uomini né quello degli angeli. Stanno a metà, possono essere buoni o cattivi, certo sono curiosissimi. Jasmine è come un jinn: buona, ma spesso arrabbiata, perché nessuno la capisce. Non la sua migliore amica Amira, che dopo anni di fronte comune cede (cede?) a un matrimonio combinato. Non i genitori, perplessi come tutti i genitori del mondo davanti agli scatti ribelli di una ventenne in cerca di identità. Non i ragazzi musulmani come lei, che la vorrebbero più semplice, più tranquilla. Non i ragazzi occidentali, pronti a rovesciarle addosso insopportabili, banali, disarmanti luoghi comuni sugli arabi. Sola, smarrita in un groviglio di contraddizioni, Jasmine possiede però un’arma potente: l’ironia. E in questa storia molto vera Randa Ghazy riesce a mescolare un acceso istinto polemico con la leggerezza di chi sa sorridere di sé.
Non è un libro di alta letteratura, ma scritto con un linguaggio da adolescente, ironico, fresco e arioso. Fa lo sgambetto a tanti luoghi comuni ed è di una schiettezza tipica di quest’età. Lo consiglio come primo approccio su temi così complessi, perché parte da un linguaggio della strada comprensibile proprio alle persone a cui il libro è diretto.
3) “Ci sarà la luna“ di E. Nava dai 6 Anni in su
C’è Andrea, che ha undici anni e un mese, e adesso è malato. E c’è Lu, che viene dall’Africa e racconta ai bambini di leoni e guerrieri e richiami lontani. C’è un ospedale dove si suona, si canta e si gioca al teatro. Ci sono un Diavolo e un Angelo che sono attori di strada, e gli amici più cari di Andrea. C’è un cerchio magico, dentro cui tutto diventa possibile. Ci sono rose che si trasformano in essenze e colori. Ma soprattutto ci sono storie e incantesimi capaci di guarire ogni male. Una storia che profuma di paesi lontani, di gioia e di speranza, e soprattutto di amicizia. Quella che fa bene al corpo e all’anima. La Nava, con una scrittura limpida e fantasiosa, ha il potere di rendere con allegria, leggerezza e naturalezza una storia difficile e triste, come quella della malattia dei bambini.
4) Al di là del mare di Lauren Wolk dagli 11 Anni in su
“A volte le cose le sai. Non le impari. Non le trovi. Non le scopri. Le sai già. Qualunque cosa ti dicano gli altri“.
L’autrice riesce a tessere una storia che cattura il lettore, partendo da alcune notizie storiche e da luoghi ben precisi. Il libro è ambientato nelle isole Elizabeth, al largo del Massachusetts, fra l’isola di Cuttyhunk e l’isolotto di Penikese, in cui era stato costruito un lebbrosario: intorno a questi dati storici ( a cui aggiunge il leggendario naufragio del mitico Capitano Kidd e un grande ricco tesoro), l’autrice sistema la dodicenne Crow, il pittore Osh, l’intraprendente signorina Maggie. Crow è arrivata dal mare: a pochi giorni di vita, legata su una barchetta che è approdata sull’isolotto su cui vive Osh, in una casa sbilenca e felice. Felice è stata la loro vita, da quando l’uomo ha deciso di allevarla e la signorina Maggie – che alleva pecore sull’isolotto di fronte, quello principale dove abitano tutti – ha cominciato a suo modo a dare una mano, in una dimostrazione di affetto che passa principalmente attraverso la preparazione di cibo. Poi Crow comincia a farsi domande: gli abitanti delle isole tendono a stare a qualche passo da lei, nessuno a parte Osh e Maggie l’ha mai toccata; è così che viene a sapere che la maggior parte delle persone pensano che lei sia nata sull’isola che ospitava i lebbrosi e che porti con sé in potenza quella malattia. Poi c’è una lettera, l’unica cosa che portava con sé, di cui l’acqua del mare ha cancellato molte parole: è rimasta una manciata di parole sconnesse a cui dare un senso, insieme alla voglia folle di scoprire qualcosa dei propri genitori, delle proprie origini.
Parla di grovigli di sentimenti e di emozioni, del tentativo di scavare nel passato così diverso dall’atteggiamento di Osh, che dal suo passato è fuggito, che lo considera capitolo chiuso e che vorrebbe solo continuare a vivere in pace, un po’ isolato dal mondo, con quella ragazzina che ha scelto come figlia. E’ un bellissimo ritratto della famiglia migliore che si possa avere, anche se non è esattamente quella in cui sei nata: un nucleo di rapporti di affetto e di rispetto, che ti lascia andare a scoprire il mondo, pronto a riprenderti al momento del bisogno. Scrivere questo libro – dice l’autrice – mi ha ricordato che la felicità è vivere dove vogliamo vivere – e essere chi vogliamo essere.
5) Il guerriero di legno di Lorenza Farina – Età di riferimento 5-8 Anni
Questo libro non è solo una favola, ma anche una storia che racconta, con delicatezza, di come le stagioni incalzano inesorabilmente e la vulnerabilità dell’uomo davanti alle avversità.
“Il Guerriero di Legno” è un albero, di quelli che non avevano mai combattuto in tutta la sua vita una guerra, ma al quale era stato attribuito quel nome per il suo portamento fiero e l’aria impavida. La sua unica vera passione era raccontare storie.Da quando era nato aveva sempre fatto il cantastorie, dal mattino alla sera, e nella foresta riecheggiavano solo i suoi racconti che sbucavano dalla sua folta chioma. Gli alberi della foresta, specialmente quelli più giovani, ascoltavano in religioso silenzio e immobili il cantastorie. Ma non solo gli alberi, anche gli animali, la luna, il sole, il vento, l’arcobaleno, ognuno aveva la propria richiesta e il Guerriero di Legno, che non sapeva dire di no, accontentata tutti. Passavano le stagioni, ma lui era sempre lì, un punto di riferimento per tutti. Ma all’affacciarsi di un nuovo gelido inverno avvenne che in una notte buia il Guerriero di Legno perse improvvisamente la memoria.
Non ricordò più nulla e non riuscì più neanche ad emettere alcun suono come fosse bloccato nella sua gola. E cominciò a sentirsi come un albero senza radici, avvolto nel suo tenebroso silenzio. All’inizio nessuno se ne accorse ma quando arrivò la primavera e la foresta riprese a svegliarsi venne invitato il Guerriero di Legno a raccontare una storia. Prigioniero nella sua gabbia l’albero non rispondeva. E così i giovani alberi, che tanto avevano appreso dal Guerriero di Legno, cominciano, uno per volta, a raccontare quelle storie che avevano ascoltato come a dimostrazione che quanto si è seminato di buono nella vita prima o poi viene restituito. Nella vita il tempo passa, fiacca le forze, usura la memoria ma ciò che si è vissuto e donato continuerà a vivere e a far vivere gli altri.
6) Il Lupo che Voleva Cambiare Colore di Orianne Lallemand e Thuillier Éléonore – Età di riferimento 2-3 Anni
Una mattina un lupo si sveglia e si guarda nello specchio. E’ stanco e triste. Il nero cupo della sua pelle, non gli va più giù. Di giorno in giorno cambia colore assomigliando di volta in volta sempre a qualcosa di nuovo. Si associa ad una rana, poi ad una principessa e infine ad una volpe, ma ogni nuova colorazione ha qualcosa che non va non se la sente sua. Il lupo non vuole essere nessuno di quei colori, lui vuole essere così com’è.
E’ un libro divertente che cerca di spiegare la diversità, educare alla tolleranza, al rispetto, e all’accettazione, un esercizio continuo, che deve iniziare sin da piccoli. Con una semplicità disarmante, questo libro illustrato ci fa apprezzare la bellezza speciale di ognuno di noi. La diversità, la unicità di ognuno di noi è un valore, e proprio per questo ci insegna ad accettarci con le imperfezioni e ad accettare gli altri con le proprie diversità. E per fare questo dobbiamo comprendere (e far comprendere) che essere diversi vuol dire essere unici; è un valore fondamentale.
7) Diversi ma Uguali di Karl Newson e Kate Hindley – Età di riferimento 4 – 5 anni.
Un altro bel libro per spiegare la diversità ai bambini. Attraverso storie e sketch dedicati alla diversità, spiega come siamo tutti diversi e unici, ma al contempo uguali. La bellezza delle illustrazioni, ricchissime di dettagli e colori sgargianti, e la semplicità del linguaggio usato per esprimere la diversità, aiutano a descrivere una serie di peculiarità tipiche di alcuni bimbi, che si tratti di fattezze fisiche, aspetti caratteriali o capacità personali. Vengono coinvolti anche una serie di animali, per mostrare come anch’essi sono diversi e ciò che li rende diversi. In modo divertente, trasmette un messaggio chiaro e elementare, e cioè come, nonostante le nostre differenti fattezze e attitudini, non impediscono ai personaggi di comunicare, di divertirsi, di essere amici. La diversità, con questo libro, viene spiegata ai bambini in forma semplice, elementare, naturale. Come è naturale essere diversi.
8) La ragazza che imparò a volare. Storia di Simone Biles di Viviana Mazza – Età di riferimento dai 9 anni
Come già proposto nella Parte 1, in lingua inglese, della mia Listopia, ripropongo la vera storia della strepitosa ed eccezionale Simone Biles, l’atleta statunitense di ginnastica artistica, nata nel 1997, alta un metro e quarantadue. Ha sempre avuto le braccia muscolose. Per questo i compagni di scuola la chiamavano “la soldatina”, anche se lei cercava di non prendersela troppo. Ha avuto un’infanzia complicata, Simone, e ha scoperto che è importante cercare di cadere sempre in piedi, imparando a non esitare mai, sia nella vita che nello sport. Ha dovuto affrontare grandi difficoltà per arrivare sul gradino più alto del podio, ha dovuto sconfiggere incubi e paure, ma ce l’ha fatta, ha avuto la meglio, ha eseguito salti e piroette che nessuno aveva mai neppure provato e ha davvero imparato a volare, grazie alla sua arma segreta: un’inesauribile gioia di vivere.
9) “Perché dovresti leggere libri per ragazzi anche se sei vecchio e saggio” di Katherine Rundell – Età di riferimento adulta
Questo pamphlet è una piccola chicca, nell’universo letterario, rivolta agli insegnanti e a tutti quegli adulti che lavorano con i ragazzi, siano essi a scuola o in situazioni educativi o, ancora in ruoli genitoriali. La sua missione è quella di abbattere i muri di diffidenza, di preconcetti, di limiti, di pregiudizi e di snobismi di chi pensa che leggere letteratura per ragazzi, dopo una certa età, sia bandito. Vuole tenere viva e vivace la riflessione attorno alla funzione della letteratura per ragazzi, quella riflessione, che, nel rumore spesso scomposto e soffocato da intenti educativi e cattedratico, rischia di perdere senso e intenzionalità e finisce per rendere la letteratura mero strumento per bisogni insegnamento quotidiani.
In undici brevissimi capitoli, la Rundell riesce a muoversi fra narrazioni e lettori, iniziando col sottolineare come i ragazzi meritino rispetto e vadano esentati dall’essere esposti a scritture che pontifichino e che complichino, come dall’abitudine degli adulti di voler essere moralizzatori, o di voler utilizzare un linguaggio semplice a scapito di una ricchezza linguistica.
Davanti ad un libro per ragazzi, un adulto può mettersi in gioco guardando il mondo con il doppio degli occhi: una volta come il bambino che è stato ed un’altra come l’adulto che è diventato, con tutto il suo vissuto, il suo bagaglio fatto di esperienze, riferimenti culturali ed emotivi.
Ma chi lo ha detto che c’è un’unica direzione di lettura nella vita? Che non si possa andare avanti e indietro, mischiare i generi, leggere contemporaneamente Joyce e Shakespeare, i saggi del Filosofo Derrida e le avventure di Mary Poppins? Leggere libri per ragazzi, da adulti non è regredire, non è tornare indietro, ci spiega la Rundell, al contrario se li abbandoniamo del tutto “lo facciamo a nostro rischio e pericolo, perché rinunciamo a uno scrigno di meraviglie che, guardate con occhi adulti, possiedono una magia completamente nuova.” Inoltre, essa ci aiuta a ritrovare quello che magari non sapevamo neanche di aver perso. La vita adulta è piena di cose dimenticate.
10) “Amici” di Yamoto Kazumi – Età di riferimento: dai 12 anni in su
Questo è un bellissimo romanzo ambientato in Giappone e riguarda i problemi degli adolescenti comuni in tutto il mondo, in particolar modo la preoccupazione di non essere vittime di episodi di bullismo.
I protagonisti sono tre amici dodicenni: Kiyama, lo spilungone; Kawabe, il pazzo occhialuto; Yamashita, il grassone. Sono accomunati dall’essere facili prede di scherni e canzonature dei compagni e ciascuno alle prese con la fatica di crescere. A unirli, il desiderio di vedere un morto e di imparare a conoscere la morte: cosa significa, come appare, ciò che accade.
Così decidono di seguire il vecchio del quartiere, a cui tutti danno pochi mesi di vita. Mentre lo osservano, cominciano ad interessarsi alla sua vita, l’esplorazione diviene conoscenza, amicizia, e a quel punto i giorni condivisi diventano reciproco addomesticamento e silenzioso prendersi cura. Quando, però, il vecchio si accorge di essere spiato, in un primo momento, si infuria ma poi sceglie di diventare amico dei tre giovani e trascorrere del tempo insieme, dopo l’orario di scuola. Il vecchio è un esempio per i ragazzi, ma non nel modo in cui lo immaginavano in origine. Lui diventa un amico, un amico adulto che insegna loro la vita semplicemente stando insieme e continuando a essere sè stesso. Kiyama, Kawabe e Yamashita sono una sorta di disadattati, vittime di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola. Diventano così un trio inseparabile, sempre pronti a lottare per crescere.
11) Kappa e altre storie di Ryunosuke Akutagawa – Età di riferimento dai Young Adult in su
In questa raccolta di racconti, l’argomento dominante è il destino ineluttabile dell’uomo, che sebbene vagando fra le speranze di un nuovo mondo, di fatto è obbligato a percorrere strade già decise e a perdere gli entusiasmi e i fervori giovanili in virtù di un imborghesimento inesorabile. Vi è poi una struggente riflessione sul fatalismo, su inquietanti presagi di morte e il risveglio di demoni sopiti troppo a lungo, racchiusi in racconti come lo sfogo pacifista di un soldato sul punto di morte, o le visioni allucinate di una concubina sradicata dal suo mondo, o, ancora, le frustrazioni di uno scrittore sempre più estraneo alla società in cui è immerso. Forse un po’ triste come lettura, ma impregnato di un realismo sconcertante, ricco e profondo, quasi un testamento autobiografico sulle inquietudini e la drammaticità di uno dei scrittori giapponesi più significativi del XX secolo, morto suicida a soli trentacinque anni.
12) Io sono Nessuno, Jenny Valentine – Età di riferimento dai 14 anni in su
Chap, un ragazzo sbandato, finisce in una casa famiglia a Londra, dopo un incidente che gli ha cambiato la vita. Agli educatori non vuole svelare la sua identità, e si ostina a dichiarare di non essere nessuno. Una versione che chiaramente non convince. “Tutti sono qualcuno“, ribattono gli educatori. Ma dalla sua bocca non esce alcun nome. Il destino offre, però, al ragazzo la possibilità di essere davvero qualcuno. Una foto segnaletica, un quattordicenne scomparso due anni prima, con il volto identico al suo.
La tentazione è forte: c’è una famiglia che cerca quel ragazzo, c’è amore da qualche parte e fratelli e sorelle, una casa, tutto quello che il ragazzo senza nome non ha mai avuto. Chap non resiste e si finge
Cassiel Roadnight. Ora ha una famiglia, ma non è tutto oro quello che luccica. Lo scopre molto presto, perché dietro alla sparizione di Cassiel, si nasconde un segreto ben più oscuro. Si legge tutto d’un fiato questo romanzo. Breve, ma intenso, in cui i pezzi di un puzzle molto complesso si ricompongono uno dopo l’altro.
13) L’estate del coniglio nero di Kevin Brooks – Età di riferimento: dai 15 anni in su
Cinque ragazzi, amici di un tempo che poi si sono persi di vista, decidono di fare una “rimpatriata” nel nascondiglio che utilizzavano da bambini e poi finire la serata al luna park. Assieme a loro c’è Raymond, lo strambo che passa il tempo in compagnia del suo coniglio. In mezzo alle giostre quest’ultimo scompare assieme a Stella, la compagna di scuola divenuta famosa grazie a qualche spot in tv. Il suo corpo viene ritrovato qualche giorno dopo, e tutte le accuse ricadono su Raymond, ancora irraggiungibile. Ma Pete, il protagonista, sa bene che Raymond non farebbe male a una mosca. Un libro realistico e pieno di intrighi e misteri, con situazioni tristi e personaggi davvero brillanti.
14) Nausicaa e Nonno Ulisse: Storia della filosofia raccontata ai ragazzi di Giuseppe Visciano.
Una panoramica su alcuni dei filosofi più significativi del passato, raccontato ai ragazzi, attraverso il nonno (Ulisse) di Nausicaa, professore di filosofia in pensione che ama tanto la sua materia. S’intreccia così un dialogo serrato tra i due: la nipotina che chiede con insistenza chi siano i filosofi, il nonno che man mano prende gusto e cerca di raccontare, in maniera semplice e gioiosa, a mo di fiaba, la storia della filosofia.
Nausicaa rappresenta l’inguaribile curiosità dei bambini che, se opportunamente stimolati, possono entrare in qualsiasi codice di linguaggio. Il nonno Ulisse rappresenta la vita vissuta che si consegna alla vita da vivere. È un dolce, piacevole, testimone che il nonno consegna a colei che vivrà il resto del tempo.
15) Perché?: Cento storie di filosofi per ragazzi curiosi di Umberto Galimberti – Età di riferimento dagli 8 anni in su
Sullo stesso filone simile a quello precedente, ma più diretto. E’ un libro da regalare ad ogni bambino perché insegna a pensare… e non solo ai bambini. Il libro raccoglie 100 filosofi, cioè 100 pensatori, 100 menti eccellenti che hanno riflettuto sul mondo e dei quali il pensiero rimane fino ai nostri giorni proprio per la validità eterna delle loro riflessioni. 100 modelli di pensiero, spiegati nella sintesi della sintesi della loro riflessione: il nucleo centrale della loro visione del mondo. Ogni facciata ha a sinistra un disegno del filosofo perché è importate vedere in faccia la persona con la quale si sta dia-logando, e a sinistra il pensiero centrale del filosofo, l’essenza sintetica per il bambino che legge, ma anche richiami potenti alla sua filosofia in ogni parola letta da chi di filosofia se ne intende… il tutto si chiude con un esercizio, una domanda che deve porsi il bambino così che interroghi il mondo sotto la prospettiva del filosofo. A Maddy è piaciuto moltissimo.
16) Quando un uomo cade dal cielo di Lesley Nneka Arimah – Età di riferimento Giovani Adulti e Adulti
Questo libro raccoglie dodici racconti ambientati tra gli Stati Uniti e la Nigeria, ed hanno per protagoniste donne che si scontrano con un realtà sempre difficile, a tratti crudele. I personaggi di Arimah sono talvolta scostanti, raccontate nelle loro debolezze e ambiguità, impegnate in una lotta quotidiana con le aspettative di famiglie, amanti, della comunità di appartenenza o della società, sia essa quella d’origine che quella statunitense. Sono donne che spesso perdono le battaglie intraprese, ma che appaiono monumentali nella loro ostinazione e nell’orgoglio che le anima. Attraversando con disinvoltura i generi, Arimah si impone con una scrittura dall’umorismo tagliente e un realismo magico che non lascia spazio al sentimentalismo né a una visione stereotipata delle donne o della cultura nigeriana. Un racconto tra tutti: Redenzione.Il suo è
17) Acquadolce di Akwaeke Emezi – Età di riferimento Giovani Adulti e Adulti
Questa è una storia particolarmente strana. Una storia singolare e disturbante, che permette di interrogarsi sui demoni nascosti dentro di noi, sul ruolo del proprio corpo, sulle etichette che la società ci impone, sull’identità di genere e sull’imperfezione della mente umana, sulla malattia mentale. È un libro che racconta la storia di un’autrice trans e non binaria, in cui si possono trovare tante cose, a seconda di chi lo legge: una propria idea di fede, la proiezione dei propri pensieri bui o di atteggiamenti considerati poco etici, la sensazione di essere imprigionati in una gabbia di carne, i problemi familiari, i traumi, la cattiveria, le conseguenze, il male. Narra di Ada, una “ọgbanje” (per la tradizione igbo gli ọgbanje sono degli spiriti che albergano dentro un individuo) e delle sue peripezie nel mondo, segnate dagli spiriti che la abitano e dalle vicende che scatenano queste forze sovrannaturali. La fragilità, l’ingenuità, la cattiveria e la caducità di tutti noi sono messe a nudo senza rimorso. Eppure gli stessi spiriti che raccontano, si ritrovano trascinati dalle sensazioni che provano attraverso il corpo in cui sono intrappolati. E così si affezionano ad Ada, e si ritrovano pronti a tutto, anche al peggio, per difenderla.
18) I cento pozzi di Salaga di Ayesha Harruna Attah – Età di riferimento Giovani Adulti e Adulti
Ghana, fine dell’Ottocento: le storie di due donne molto diverse si legano, dando origine a un romanzo che attraversa gli anni finali della tratta degli schiavi in Africa.
Aminah è una giovane che vende cibo alle carovane di passaggio nel suo villaggio, spera di sposarsi e vivere una vita coniugale felice come quella dei genitori. Wurche, invece, è una principessa che aspira alle libertà degli uomini. E’ un romanzo che prende avvio da una vicenda storica realmente accaduta – la trisavola della scrittrice fu venduta come schiava a Salaga – e racconta la storia di due donne, diverse tra loro per estrazione sociale e carattere, ma con desiderio in comune: l’essere donne libere.
19) Uno e Sette di Gianni Rodari. Età di riferimento: tutte
Vabbè, qui non dovrei nemmeno dire nulla, perché il libro parla da sé. Voglio solo rendere omaggio a questo gran signore che, a noi ragazzi di un tempo, ha reso la lettura piacevole e appassionante. Il volume è
tratto da “Favole al telefono” e racconta la storia di sette bambini di diversa nazionalità che sono in realtà lo stesso bambino – una storia che parla di infanzia, di uguaglianza, di solidarietà e pace tra i popoli. A distanza di 55 anni dalla prima pubblicazione, sette illustri autori contemporanei, originari degli stessi paesi dei protagonisti della storia (Italia, Francia, Germania, Russia, USA, Cina e Argentina), hanno rivisitato a loro modo il testo di Rodari per rendere omaggio all’autore e alla sua grande opera.
20) Il mistero della casa nel tempo, John Bellairs – Età di riferimento dai 10 Anni in su
Un fantasy perfetto per i ragazzi, un romanzo per tutti coloro che trovano la magia nella normalità della vita. Il protagonista è un bambino che, rimasto orfano, si trasferisce da uno zio che non ha mai incontrato. Una premessa triste, ma la trama si svolge su ben altro registro, perché quando, assieme a Lewis, il lettore incontra lo zio, la sua vicina e la fantastica casa teatro degli avvenimenti narrati, non può fare a meno di pensare: “Ecco dove avrei voluto vivere da bambino… dove vivrei anche ora!”. Bandite tristezza e malinconia, si dà il via ad un’avventura straordinaria.
Una casa incredibile con passaggi segreti, zeppa di orologi e di oggetti normali solo in apparenza che rivelano deliziose magie: un organo che suona da solo, specchi che riflettono immagini di altri luoghi e di altri mondi, ombrelli che diventano bacchette magiche. Un paese con case stravaganti e bizzarre, con vie dai nomi improbabili, è il perfetto contorno.
21) La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl – Età di riferimento: tutte
Un racconto prezioso, un classico che non dovrebbe mai mancare in nessuna biblioteca di grandi e piccini.
Chi non conosce la storia di Willy Wonka e delle sue splendide tavolette di cioccolato? Tra curiosità, misteri, stanze e invenzioni particolari, fiumi di cioccolata, dolci di ogni tipo, scoiattoli addestrati a sgusciare nocciole, e un ascensore di cristallo capace di muoversi verticalmente, orizzontalmente, obliquamente e a zigzag in ogni direzione, cinque ragazzi, accompagnati dai loro genitori e nonno, seguono Willy Wonka, incontrando anche i piccoli adorabili Oompa Loompa che sembrano prendersi un po’ gioco di loro, inventando sul momento delle canzoni molto veritiere e importanti. Ben presto si palesano tutti i loro difetti e disubbidienze, andando così incontro a punizioni esemplari. Assolutamente da leggere!
22) L’Albero (The giving tree) di Shel Silverstein – Età di riferimento dai 6 anni in su
Semisconosciuto in Italia ma molto famoso all’estero, L’albero è un libricino toccante e delicato, che racconta la storia di un’amicizia e di come essa cambi con il passare del tempo, per dimostrarsi poi forte, proprio come un albero. Sinossi: Un albero si innamora di un bambino. Un bambino si innamora di un albero. L’albero gli regala i suoi frutti. Il bambino gioca con le sue fronde. L’albero lo ripara alla sua ombra. Il bambino cresce, diventa sempre più esigente. L’albero invece è sempre lì, immutabile e disponibile. Felicità, Tristezza, Amore avrebbero potuto essere sentimenti vissuti allo stesso modo da un uomo e da un albero, poiché entrambi sono parte della natura. Ma gli equilibri sono stati alterati e l’amore incondizionato, la capacità di donare e di accettare l’altro sono rimaste prerogative di pochi: dei veri eroi del nostro tempo.
23) La Tela di Carlotta di E.B. White – Età di riferimento dagli 8 anni in su
Racconta la storia del maialino Wilbur e di Carlotta, un ragno speciale e anche un po’ filosofo.
La tela di Carlotta è la storia di un’amicizia genuina tra il maialino Wilbur e Carlotta, un ragno speciale e un po’ filosofo. Un libro per chi ha voglia di tenerezza e di emozionarsi . E’ la storia di un legame tanto profondo e sincero da far riflettere noi esseri umani. Molto spesso le persone tendono a essere egoiste, a guardare il proprio guadagno e a “usare” gli altri, senza costruire un rapporto solido e puro. In Carlotta invece non c’è traccia di cattiveria: dedica gran parte del suo tempo ad attuare un piano per salvare la vita al suo amico senza volere nulla in cambio, riuscendo a coinvolgere persino un topo individualista di nome Templeton. La tela di Carlotta fa riflettere su temi importanti come l’amicizia disinteressata, l’avarizia, la perdita, la crescita. Per diventare grandi occorre una buona dose di coraggio e forza d’animo, anche quando ci si ritrova da soli. Una storia triste e al tempo stesso divertente ci insegna a essere migliori, a riflettere su ciò che è realmente importante e ad abbandonare le cose materiali per dedicarci agli altri in modo più sincero e puro, proprio come fanno gli animali. Un libro pieno di poesia che celebra l’amicizia e la capacità di accettare ciò che è diverso.
24) Cocco di nonna di Anthony Horoviz – Età di riferimento dagli 11 anni in su
Cocco di nonna è un horror geniale e di travolgente umorismo britannico. Racconta di un ragazzino, Joe, perseguitato da una nonna cattiva e inquietante che trama nell’ombra per ottenere da lui qualcosa di estremamente prezioso, e per lui letale. Una storia davvero dissacrante sui simpatici antenati, che fa impallidire la nonna terribile delle storie. Le peripezie del giovane Joe alle prese con una banda di vecchie assetate di giovinezza faranno ridere a crepapelle un sacco di ragazzini…
25) Dante Pappamolla di Isabella Paglia Adriano Gon – Età di riferimento dai 9 anni in su
Per Dante Tertuli, la sua vita non è per niente facile. Tra i nuovi compagni che lo prendono in giro, i genitori che non hanno mai tempo per ascoltarlo davvero, la timidezza cronica e la perdita del suo unico punto di riferimento, la nonna Leopoldina, sembra proprio che le cose non possano andare peggio.
Un misterioso sasso, lasciatogli in eredità dalla nonna, gli cambierà la vita e, ben presto, Dante si ritroverà catapultato, niente meno che, al Polo Nord! Le avventure di Dante Pappamolla sono un valido aiuto per far sì che i ragazzini riflettano, senza troppo peso, sui temi dell’ecologia, sull’importanza e la ricchezza delle diverse culture e per solleticare curiosità e interesse verso luoghi e popoli lontani.
Senza dimenticare i sani valori che nel romanzo vengono esaltati, come l’amicizia, la presa di responsabilità, il coraggio di essere sé e di seguire le proprie idee e la condanna di ogni prepotenza.
Impossibile non immedesimarsi e parteggiare vivamente per Dante, come molto difficile non gioire sinceramente e accoratamente nel momento del suo successo finale.
26) Un pitone ne pallone di Fabrizio Silei – Età di riferimento dai 10 anni in su
Crescere, si sa, non è mai facile. Federico è in quinta elementare e, anche se le maestre fanno finta di nulla, ha “il collo più lungo, un modo di muoversi più dinoccolato, il volto non è più paffuto: come se qualcuno gli avesse sgonfiato le gote mentre dormiva“. Un bel cambiamento, insomma, ma soprattutto tante domande: “Chissà come diventerò io da grande? Cosa farò quest’anno?”.
A complicare le cose, ci si mettono un nuovo compagno di scuola, che sembra “sia sceso dal cielo per rovinargli la vita“, invincibile in classe e sul campo di pallone, e un fratellino in arrivo.
Improvvisamente, Federico si sente attanagliare la gola da un grosso serpente, che inizia a sussurrargli all’orecchio le strategie più subdole per riconquistare il primato perduto.
Un libro che parla di amicizia e responsabilità, e insegna come non sempre chi è diverso sia anche più fortunato. E che la gelosia, in fondo, non è altro che paura: sconfiggerla è il primo passo per diventare grandi.
27) Minùs di Annie M.G. Schmidt – Età di riferimento dagli 8 anni in su
Minùs è innanzitutto una bella avventura: una storia dove la paura di parlare viene sconfitta, gli imbroglioni smaschrati e i forti sconfitti dai deboli. ma è anche una storia di trasformazione e cambiamento: i protagonisti sono Tibbe, un giornalista timido che non riesce a intervistare nessuno, ma che grazie all’aiuto di alcuni amici speciali trova la sicurezza necessaria al proprio mestiere; e l’affascinante Minùs, una gatta che diventa essere umano per errore e cerca di capire che cosa vuole essere davvero, donna o felino. Ritmo vivace, dialoghi brillanti e situazioni divertenti rendono la lettura rapida e assai piacevole.
Minùs è stato pubblicato per la prima volta negli anni 70, tradotto in decine di paesi e nel 2001 è diventato anche un film.
28) I tre Moschettieri, Silvia Roncaglia
Sinossi: Partiamo, dunque, e tenetevi forte, perché sarà una cavalcata vertiginosa per le terre di Francia e d’Inghilterra… Io, fin da bambino, a proposito d’inseguimenti, inseguivo un sogno: diventare guardia d’onore del re, cioè moschettiere.” Le rocambolesche avventure di D’Artagnan e dei suoi amici moschettieri. Un romanzo ricco di intrighi, duelli e missioni segrete. Chi non ha mai sentito parlare dei moschettieri del re e dell’impavido e spavaldo d’Artagnan? Ovviamente tutti conoscono, almeno per grandi linee le avventure raccontate da Dumas. Lapis edizioni, con le parole di Silvia Roncaglia, narra in una nuova veste le gesta degli spadaccini. Molto belle le illustazioni di David Pintor.
29) Clandestini, di Valentina Paravano – Valerio Tassara, Edizioni Corsare – Dagli 8- 10 Anni
Una cavia, un furetto e un cincillà, capitano, per ragioni diverse (uno fuggito da un laboratorio dove si fanno orribili esperimenti, un altro abbandonato dai padroni, il terzo giunto clandestinamente su una nave) nella “città degli animali”, invisibile agli umani ma ben presente in una grande metropoli. Le loro avventure li porteranno a lottare per la vita, a sgominare un complotto e a ripristinare nella comunità degli animali la giustizia e l’accoglienza. Il romanzo, che ha il ritmo di una sceneggiatura, appassiona dalla prima all’ultima pagina e tocca diversi temi: nuove specie di animali che vivono in città, convivenza tra diversi, molti modi di essere una famiglia, protezione dell’ambiente, avventura e scoperta.
30) William Wenton e il ladro di luridium di Bobbie Peers – Dagli 8 anni in su
William Wenton ha dodici anni e una grande passione per i codici. Adora risolvere gli enigmi più difficili, e ci riesce con facilità. Per chi è appassionato di rompicapi come lui, è quasi una beffa non capire cosa sia successo alla sua famiglia, perché, insieme ai genitori, abbia lasciato così in fretta l’Inghilterra otto anni prima per trasferirsi in Norvegia, e dove sia finito il suo amatissimo nonno, che ricorda appena, ma da cui sa di aver ereditato questo talento straordinario. Quando quella stessa minaccia che ha spinto i suoi genitori a nascondersi e a cambiare identità ripiomba nelle loro vite, William sarà costretto ad affrontare numerosi pericoli e a rimettere in discussione tutto. Perfino se stesso.
Il fenomeno editoriale norvegese, in vetta alle classifiche per oltre due anni! Venduto in 37 paesi!
31) Ventimila leghe sotto i mari di J. Verne. Dagli 8 anni in su
Un altro classico che non ha bisogno di presentazioni e da non far mancare nella propria biblioteca. Il professor Pierre Aronnax, il suo devoto domestico Conseil e l’infallibile fiociniere Ned Land si imbarcano alla caccia di una sconosciuta creatura divenuta il terrore dei mari. Ma una grande sorpresa li aspetta tra i misteri dei fondali: è il Nautilus, un sottomarino pronto a “divorarli” e trasportarli in un meraviglioso viaggio lungo ventimila leghe, ospiti del Capitano Nemo, uomo colto e sfuggente, enigmatico come gli abissi.
32) Storie di Scheletri di JB. De Panafieu e Patrick Gries – Dagli 8 Anni in su
Un libro per avvicinarsi allo studio degli animali in maniera diversa… per capire di più anche sull’uomo: un primo manuale di anatomia comparata! Pagine nere, su cui spicca una carrellata di ossa e di scheletri di animali dei tipi più diversi, ci parlano di analogie e omologie nella struttura delle creature prese in considerazione; di funzioni e caratteri adattativi; di selezione naturale e di somiglianze imprevedibili. Per rendere la lettura più coinvolgente, sono presenti domande a trabocchetto e quiz che metteranno alla prova anche i bambini più esperti nonché i loro genitori. E’ abbastanza inconsueto proporre ai bambini la descrizione del mondo animale partendo dalla struttura nascosta, di cui spesso poco si sa. Ma piacerà sicuramente, sia per la capacità di rispondere a tante curiosità, sia per quel pizzico di macabro che non guasta, mamme permettendo.
33) Trattamento ridarelli di Roddy Doyle – Dagli 8 Anni in su
Ma quanto si ride, leggendo questo libro. Ma chi sono i ridarelli? E cosa c’entra la cacca di cane? E un papà che fa l’assaggiatore di biscotti? E… troppe cose succedono nel libro, ma vi assicuriamo che si legge d’un fiato e si ride tantissimo. I Ridarelli sono dei personaggi piccolissimi e molto pelosi e il loro pelo cambia colore quando si muovono, come i camaleonti. Sono bravissimi a prendersi cura dei bambini, li osservano, li seguono e si assicurano che nessuno li tratti male. Se un adulto tratta male un bambino mettono in atto il trattamento Ridarelli, che consiste nella cacca sotto la scarpa. Il fornitore di cacca dei Ridarelli è il cane Rover. In questa avventura i Ridarelli hanno preparato il loro speciale trattamento per il signor Marck, che di mesteriere fa l’assaggiatore di biscotti in una fabbrica di biscotti. Inoltre è il papà di tre bambini: Robbie, Jimmy e la piccola Kayla. Ma questa volta i Ridarelli hanno sbagliato, perchè il signor Marck non merita il trattamento. E allora ecco che iniziano diverse avventure per impedire che la cacca venga calpestata.
34) La bussola d’oro di Philip Pullman – Dagli 8 Anni in su
“‘La bussola d’oro” è il primo romanzo della trilogia “Queste oscure materie”. Quando apparve nel 1995 riscosse immediatamente un enorme successo di pubblico e critica: la ricchezza dello stile, la profondità dei temi, la bellezza dei personaggi e soprattutto la vastità di un immaginario che coniuga il romanzo d’avventura e di formazione con i quesiti fondamentali della nostra filosofia (il destino e il libero arbitrio, il caso e la necessità) ne fecero un caposaldo della letteratura per ragazzi, letto e discusso anche dagli adulti, da critici letterari, da scrittori d’eccezione. Oggi La bussola d’oro è un classico che va ben oltre il genere e la definizione di fantasy. Lyra è un’eroina, sventata e intrepida, intelligente e curiosa, in grado, con le sue risorse di ragazzina, di decifrare la verità dietro le macchinazioni dei potenti e di varcare il confine tra realtà e mondi diversi. I daimon – forme viventi dell’animo umano – gli orsi corazzati, le streghe sono personaggi icastici e indimenticabili, e l’universo creato da Pullman sfida la nostra immaginazione e stimola il desiderio di riflettere, confrontarci, capire.
35) Moby Dick di Herman Melville – Dai 7 anni in su
Se siete un Giovane adulto o un adulto, questo capolavoro letterario lo dovete assolutamente leggere nella traduzione di Cesare Pavese, perché l’unico, sino ad oggi, ad aver reso, con un pathos unico, la vitalità ed il dinamismo di Melville, colui che prima aveva vissuto intensamente la vita sulla sua pelle (navigando per gli oceani per quattro anni) e che poi, avendone fatto esperienza profonda, la trasportava con floridezza e vivacità sulle sue pagine. Per i bambini vanno benissimo le tantissime versioni illustrate. Come tutti i classici, non ha bisogno di presentazioni, perché ha trapassato il tempi e le nostre vite in modo naturale e con una presenza costante. Fatto sta che la storia è intrisa di tutti quegli elementi che rendono il romanzo un evergreen.
Ismaele, voce narrante del romanzo, è imbarcato sulla baleniera Pequod, guidata dal capitano Achab, alla caccia di balene per il loro prezioso olio. In realtà, il capitano Achab sta dando la caccia a una balena in particolare, la Balena Bianca o Moby Dick, con la quale ha un conto in sospeso.
E’ la storia di una vendetta, una vendetta ad ogni costo. Il capitan Achab vuole la sua vendetta, non gli interessa cacciare le balene per il recupero del prezioso “olio di balena”, quindi soldi e gloria, lui cerca una sola balena, la sua acerrima nemica, colei che lo ha reso storpio, la balena bianca… Moby Dick.
In realtàAchab, è un uomo, quindi lui vuole dominare, vuole far capire chi è il più forte, vuole sostituirsi a Dio, prevalere sulla natura, controllare la natura; la balena bianca deve morire non per quello che gli ha fatto ma perché lei lo ha sconfitto, ed un essere inferiore non può vincere su un uomo.
E’ una storia sulla diversità. Melville ha creato un equipaggio composto da uomini di varie religioni, tradizioni, costumi, cattolici, laici, cannibali, tutti devono lavorare insieme, devono collaborare, devono convivere e accettarsi. Un inno all’amicizia, un’amicizia fraterna, nata tra uomini differenti, un cattolico e un cannibale, tra Ismaele e Queequeg. E’ anche l’eterna lotta tra il bene e il male, dove “Moby Dick” rappresenta il male, il demonio, semplicemente perché diversa, più grande delle altre balene, più veloce, e, perché è bianca.
E’ un è un romanzo che ci vuole aiutare a riflettere in vari campi, poiché ricco di temi scientifici, biologici, teologici e filosofici, di citazioni della Bibbia, di descrizioni dettagliate sull’anatomia delle balene, sulle varie religioni e le tradizioni diverse di ogni popolo.
Insomma un inno alla libertà rappresentato nel solcare il mare, ma altrettanto imprevedibile, proprio come la vita e le sue difficoltà.
@Wizzy, Afro Bodhisattva, Entrepreneur, Multipotentialite Wantrepreneur, Physical Anthropologist, Freelance researcher of African Studies, culture, tradition and heritage, CEO Dolomite Aggregates LTD and Founder IG MBA Métissage Boss Academy , MBA Metissage & Métissage SangueMisto.