Quando pensi a come essere un Mentor Professionista, stai considerando a come essere d’aiuto a qualcun altro per realizzare qualcosa di grande. Operare nell’ambito della Diversità culturale e dell’inclusione, è qualcosa di molto particolare e complesso, perché implica una relazione continua, intenzionale e reciprocamente arricchente con qualcuno di razza, genere, etnia, religione, background culturale, background socioeconomico, orientamento sessuale o nazionalità diversi. Generalmente più esperto, il Mentore interculturale guida lo sviluppo intellettuale e personale del Mentee, nel tempo. Nella migliore delle ipotesi, questa relazione si basa su ciò che chiamo “le tre V”: valori, virtù e visione.
L’identificazione di valori comuni, anche attraverso le differenze, porta allo sviluppo della fiducia e della comprensione. La coltivazione delle virtù, le capacità e le modalità di conoscenza che consentono di affrontare varie personalità, culture ed esperienze, consente di mantenere i confini individuali e istituzionali e di superare le barriere tra le persone. L’impegno per una visione di eccellenza inclusiva ispira a chiarire percorsi educativi e ad aiutare gli altri a superare ostacoli e limiti.
Un senso di fiducia e comprensione tra Mentore e Mentee è un elemento cruciale nella relazione. Lo scopo generale di tutte le forme di mentoring è trovare comunanza e terreno comune tra i valori, le virtù e le visioni individuali. È in questo modo che può crescere uno speciale senso di fiducia, cura, guida e supporto. Ho scelto di dedicarmi completamente al mentoring interculturale perché la mia esperienza nel campo cross-culturale è pluridecennale e perché la base da cui sono partita è talmente solido, da lasciarmi la libertà e la capacità di navigare, in modo fluido, in quello che io ritengo sia un costrutto sociale: la diversità. E’ un impegno che ho preso per realizzare il principio dell’eccellenza inclusiva, ponendo grande attenzione ai bisogni educativi, sociali ed emotivi degli individui.
Il mentoring interculturale è, sicuramente, un percorso per rendere l’eccellenza inclusiva, valorizzando la differenza di ciascuno. Nessuno può essere definito solo da una caratteristica, come, per esempio, solo dalla razza. Siamo tutti esseri complessi e sfaccettati, che vivono in un mondo multiculturale con modi diversi, complessi e talvolta conflittuali, di capire e vivere quel mondo. Comprendendo le nostre complessità e la nostra fluidità, ci stiamo impegnando in un processo di lotta consapevole che consente a donne e uomini di realizzare una visione umanista della comunità. Immaginando un nuovo modo di vedere il mondo, dovremmo tutti aprire le nostre menti e i nostri cuori in modo da poter conoscere oltre i confini di ciò che è accettabile, in modo da poter pensare e ripensare, in che modo poter creare nuove visioni. Il mentoring interculturale può aiutarci a creare queste nuove visioni, insieme a chiari percorsi verso un futuro soddisfacente.
Dal mio punto di vista, la migliore preparazione possibile per affrontare le sfide del secolo, è un’educazione liberale. Tale educazione promuove le qualità dell’apprendimento agile e la capacità di chiarire e adattarsi agli sviluppi in un mondo in continua evoluzione. I ragazzi meritano l’opportunità di sviluppare le abilità che creeranno il loro mondo; meritano l’opportunità di sviluppare le abilità tipiche di un’educazione liberale. Purtroppo, la politica e la burocrazia, spesso, si concentra su accesso, accessibilità, responsabilità e completamento senza considerare anche il contenuto e lo scopo effettivo di un istruzione migliore. Il mentoring interculturale può aiutare a colmare questo divario.
La domanda regina è: tutti possiedono la capacità di essere mentori interculturali? La risposta è sì, se lo desiderano, e se riescono a trovare il tempo per farlo. Ma devono anche tenere conto di alcuni punti fondamentali.
1) Coloro che sono motivati a fare da Mentore a persone il cui background o identità differiscono dai propri, devono essere abili a navigare i confini culturali: personali, di genere, razziali, etnici e geografici.
2) A causa della complessità del mentoring interculturale, i mentori devono possedere determinati attributi o virtù, tra cui capacità di ascolto attivo, onestà, atteggiamento non giudicante, perseveranza, pazienza e apprezzamento per la diversità.
3) I Mentori devono mantenere una doppia prospettiva, vedendo il Mentee come un individuo oltre che come parte di un contesto sociale più ampio.
4) Affinché la relazione sopravviva nei momenti in cui il Mentee non segue il consiglio del Mentore, è importante che il Mentore eviti di diventare eccessivamente prescrittivo o coinvolto nelle scelte del Mentee.
5) I Mentori stabiliscono dei limiti e non diventano amici dei loro Mentee, almeno non per un bel po’.
Nelle persone bi-multirazziali, nello specifico, l’impegno alla comprensione e alla fluidità è molto più complesso, perché passa attraverso fasi di Identità personale, scelta del gruppo (categorizzazione – identità monorazziale), apprezzamento della propria identità multipla e esplorazione dei patrimoni culturali che la compongono e Integrazione e valorizzazione della multiculturalità identitaria. Per poter immergersi in questo mondo è richiesto una capacità di fluidità e adattamento a diversi livelli di evoluzione identitaria.
Ci sono grandi sfide, in generale, per il mentoring ed ancora di più per il mentoring interculturale, ma, nello stesso tempo, la ricompensa è immensa. Il tempo è forse la sfida più grande. Ci vuole tempo per costruire relazioni di mentoring. Ma come ho imparato, dalla mia esperienza, i valori, le virtù e la visione condivisi che sono alla base della relazione di mentoring, consentono di trascendere le differenze e creare elementi comuni che forniscono nuovi percorsi verso l’eccellenza inclusiva.
Martin Luther King Jr. disse: “Un individuo non ha iniziato a vivere fino a che non può superare gli stretti confini delle sue preoccupazioni individualistiche per le preoccupazioni più generali di tutta l’umanità. Ogni persona deve decidere, ad un certo punto, se camminerà alla luce dell’altruismo creativo o nell’oscurità dell’egoismo distruttivo. Questo è il giudizio: ‘La domanda più insistente e urgente della vita è, cosa stai facendo per gli altri?’”
In Métissage Sangue Misto lavoriamo esclusivamente con le differenze culturali e razziali, ponendo grande e fondamentale importanza nel rispetto e nella valorizzazione, prima delle persone, poi dei diversi background culturali. Non importa quanto sia complesso il vostro ambiente aziendale, le vostre istituzioni o le vostre difficoltà personali: abbiamo le capacità e l’esperienza per farvi progredire. I nostri servizi comprendono consulenza, strategia, implementazione, diagnostica e sviluppo di capacità, il tutto con l’obiettivo unico di aiutare i nostri clienti ad ottenere il massimo valore.
Lo strumento del nostro tipo di Mentoring sono l’intelligenza culturale (CQ – raccolta di conoscenze, abilità e abilità che consentono a un individuo di rilevare, assimilare, ragionare e agire in modo appropriato su segnali culturali) e l’intelligenza emotiva (IE): offrono una guida alle persone che cercano di comprendere i propri punti di forza e di debolezza interculturali e di sviluppare la propria efficacia in diversi contesti culturali.
Abbiamo costruito, con passione e profonda conoscenza, programmi di mentoring, dedicati a individui o professionisti, dove acquisire competenze per affrontare la propria vita personale e professionale, aiutandovi a comprendere il vostro background culturale e ad essere meglio preparati ad affrontare le relazioni, essendo aperti a diverse prospettive, valori ed esperienze. Ci siamo focalizzati in argomenti complessi, ma necessari, per comprendere il processo di evoluzione in un rapporto personale o professionale, suddivisi in moduli. Con i Professionisti che vorranno acquisire maggiore competenza nel gestire un team (o un singolo individuo) multiculturale o multirazziale, analizzeremo temi inevitabili, come:
- Affrontare etichette e stereotipi. Tutti li hanno e probabilmente tutti li hanno usati. A volte sono negativi, a volte sono positivi. Essere consapevoli della loro esistenza e dei modi in cui ci influenzano.
- I valori influenzano le decisioni che una persona prende nella sua vita riguardo al lavoro, all’istruzione e alle relazioni. Impariamo i valori attraverso le interazioni con le istituzioni culturali come la famiglia, i media, la religione, i gruppi di pari e il governo. Il ruolo di un Mentore non è quello di cambiare i valori del suo Mentee.
- Piuttosto, possono aiutare i giovani ad articolare meglio la fonte dei loro valori e allo stesso tempo modellare l’attuazione dei propri valori.
- Il Mentoring non significa “aggiustare” o “salvare” il Mentee. La responsabilità principale come Mentore è onorare il valore intrinseco che ogni persona porta nel mondo e rispettare il suo speciale background culturale. Una differenza nella cultura e nei valori non è qualcosa che deve essere aggiustata. Sia il mentore che il Mentee devono lavorare verso la comprensione per costruire una relazione forte.
- Rimanere nella relazione professionale, anche se a volte può essere difficile. Costruire una relazione forte richiede tempo e fatica e il processo è diverso per tutti.
- Coltivare l’umiltà. Non sappiamo, né sapremo mai, tutto sulla vita del nostro Mentee. Non bisogna identificarsi eccessivamente con lui o lei. Il tuo Mentee si rende conto che non saprai mai esattamente cosa sta provando o sperimentando, e potrebbe effettivamente sentirsi invalidato dalla tua insistenza sul fatto che tu sappia veramente da dove viene.
Il mentoring è davvero un processo, e non una destinazione. “Si è sicuri di fare la differenza nella vita di qualcuno e, probabilmente, si otterrà più benefici di quanto si possa immaginare” dice Matteo Perchiazzi, Founding Director di SIM – Scuola Italiana di Mentoring, scuola dove mi sono formata e certificata, e che qui ringrazio immensamente, insieme a tutto il preparatissimo Team di docenti, per gli stimoli, l’incoraggiamento e le competenze acquisite. Devo dire che ha perfettamente ragione, e le soddisfazioni per aver contribuito a rendere più consapevole qualcuno sulle problematiche, personali o professionali siano, non hanno pari.
Raccontateci le vostre necessità a mbametissage@gmail.com. Saremo Lieti di costruire un programma su misura per risolvere le vostre problematiche.
Sono un’imprenditrice multidimensionale, poliedrica, multipotenziale, con molti interessi e innumerevoli passioni. Appartengo alla tribù delle “donne rinascimentali” , dinamiche e vibranti e non vorrei che fosse diversamente. Non sono programmata per fare solo una cosa nella vita.
Ho una formazione di Antropologia Biologica, Co-Fondatrice e CVO di DOLOMITES AGGREGATES LINK NIG. LTD, ricercatrice e freelance di studi africani, cultura, tradizione e patrimonio, e fondatrice di Métissage Sangue Misto, un utile WebMag, una comunità riservata, basata sui principi dell’intelligenza Emotiva e Intelligenza Culturale, del mentoring e dell’auto-potenziamento dell’identità delle persone Mixed e multiculturali. Métissage Sangue Misto è stato fondato in Italia, per celebrare e aiutare le persone miste e multiculturali a trovare ispirazione e vivere la propria dualità/pluralità valorizzandole. IG MBA Métissage Boss Academy , MBA Metissage & Métissage Sangue Misto. , Telegram Channel, e ClubHouse come @wizzylu), sono spazi sicuri che ho creato, dove navigare in una profonda ricerca di sé stessi attraverso piccole grandi scoperte, condividendo l’esperienza del “vivere misto” ed agendo come un ponte tra due (o più) culture.