Prima o poi, mentre accresci il tuo studio sulle culture africane, incontrerai il classico ricercatore Europoide di “Africanistica”, che affermerà di essere un esperto di cultura africana. È molto pericoloso accettare le teorie sulla cultura africana da parte degli esperti Europoidi; non può proprio esistere nulla di simile.
L’africanista Europoide è più pericoloso di qualsiasi altro gruppo di Europoidi. Anche il missionario Europoide è meno pericoloso (pur se tossico), perché, almeno la sua religione è classificabile come opinione. Invece il lavoro dell’Africanista Europoide è presumibilmente “scientifico” e la scienza è descritta come un fatto non opinione.
Quindi il lavoro dell’africanista Europoide è quello di usare la cappa dei “fatti” per definire la cultura/storia africana. Attraverso la “definizione” scientifica sono in grado di promuovere, in modo retorico, l’inferiorità degli africani, attraverso l’impiego della finta agenda del mondo accademico.
Quando un africanista Europoide parla, non ti infastidire nel replicare alla discussione. Non dare loro credito. Cerca di capire immediatamente il PERCHÉ sono coinvolti dalla cultura africana, tanto per incominciare; è SEMPRE (senza nessuna eccezione) con lo scopo di controllare la definizione di cultura africana. Chi controlla la definizione della tua identità, ti controlla. Non essere disorientato dal loro superficiale interesse per le culture africane o dalla pretesa di vero apprezzamento. È sempre con l’obiettivo celato di controllarti, definendoti.
Tuttavia, non importa quanta ricerca fanno; non possono sfuggire a due fattori che contaminano il loro studio.
Il primo è che qualsiasi nero africano che incontrano durante la loro ricerca, è uno già colonizzato che darà loro risposte in base alla loro posizione di potere da colonizzatore, sia nel senso accademico che in senso monetario.
Questo, ovviamente, altera qualsiasi risposta data. Per esempio, possono andare in moltissime zone dell’Africa e vedere immagini euroasiatiche di divinità africane. Ciò non significa che gli africani abbiano venerato per davvero le immagini euroasiatiche delle divinità africane, ma che, magari, la presenza di turisti euroasiatici ed il loro denaro hanno contaminato la rappresentazione della cultura al fine di compiacere i turisti ed avere il loro denaro e supporto.
In secondo luogo, il ricercatore Europoide è bloccato dal suo stesso background che gli darà gli strumenti per definire l’Africano come essere inferiore e che vedrà, per primo, l’aspetto negativo nell’africano. L’Europoide, per quanto amichevole, non potrà sfuggire al proprio pregiudizio inconscio sulla cultura africana. Il suo subconscio traccerà sempre gli aspetti negativi, non importa quanto “vicino a quelle genti” si senta.
Sfortunatamente, per lui, i neri hnno dato poca importanza nel definire se stessi attraverso i libri, e così la maggior parte dei libri sull’argomento sono stati scritti dagli Europoidi. Non sto dicendo che non puoi leggere o addirittura fare riferimento a tali libri, ma fallo con cautela e con le pinze, in modo da prendere quelle informazioni utili per scartare il resto.
MAI consentire loro di essere la definizione di qualsiasi cosa riguardi la cultura africana. Colui che ti definisce, ti governa.
Mentre gli adulti posano per una fotografia alla presenza dell’Europoide nella foto qui, notate il bambino ai suoi piedi e la grande rabbia (persino il senso di tradimento dagli adulti neri) sul suo viso. Meditate un pochino su questo aspetto.