Essere sé stessi. Quanto sé stessi?

 

Essere se stessi.


Ne abbiamo parlato spesso e siamo tutti concordi nell’affermarne l’importanza.


Ho notato però che molte volte non si ha chiaro cosa significhi davvero.


Abbiamo l’idea che essere se stessi sia sinonimo di non avere filtri, di presentarci al mondo esattamente per quello che siamo, nel bene e nel male.


In parte è così. Essere sinceri e trasparenti, onesti dentro e fuori, appartiene al mettere in pratica l’essere se stessi.


Ma esprimersi non vuol dire riversare ogni emozione sugli altri, non vuol dire permettersi di non rispettare chi abbiamo davanti, non vuol dire essere sgradevoli facendo passare per sincerità la nostra maleducazione.


Essere se stessi non significa mettere il proprio ego prima di qualsiasi altra cosa o persona.


Essere se stessi, significa essere TE. Conoscerti nel profondo.


Significa essere onesti con ciò che sentiamo per poi portarlo all’esterno con rispetto e attenzione verso gli altri.


Quindi il primo passo da fare, ancora una volta, è dentro di te, per sapere chi sei.


Perché a volte, anzi molto spesso, crediamo che essere noi stessi sia sinonimo di poterci esprimere liberamente senza limitazioni.


Ma questo vale solo se quell’espressione di noi arriva davvero dall’anima, dal cuore.


Altrimenti l’essere se stessi diventa un alibi per calpestare, criticare, biasimare, aggredire.


Parliamo senza sapere bene cosa stiamo dicendo, o supponendo di avere il diritto di dire quello che ci pare non ci accorgiamo che le nostre parole sono frutto di inconsapevolezza.


E questo vale anche per quello che facciamo.


Il punto è da dove ha origine ogni nostra parola, ogni gesto, ogni azione, ogni decisione.


Nascono da chi siamo davvero?


Nascono nella consapevolezza che ogni singola parola ha un potere enorme, che ogni gesto non scivola via dal cuore di chi l’ha ricevuto, che ogni azione ha il suo valore solo se racchiude un fine di bene?


Se la risposta è sì, allora sei te stesso.


Altre volte invece ci freniamo, ci limitiamo, ci autocensuriamo e ci autosabotiamo per adeguarci agli altri o per paura di non essere accettati, capiti, per timore di non essere all’altezza oppure per far sì che gli altri si sentano a proprio agio nella loro inconsapevolezza.


E così siamo molto lontani dall’essere noi stessi.


Sii te stesso, risplendi.


Allora e solo allora sarai te stesso davvero.


Non dimenticare che la luce, quella che illumina te e chi ti sta intorno, viene sempre e solo da dentro.


Lascia che la tua anima emerga, lascia che sia il tuo cuore a parlare e ad agire.


Sii te stesso, risplendi.


E ricordati che chi è se stesso non ha bisogno di dimostrarlo a nessuno.

 

 

 

 

  • Liberamente tratto dai pensieri di Barbara Pozzo

 

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