In molti paesi africani, per le donne, indossare sul girovita una collana di perline, dopo aver raggiunto la maggiore età, significa molto. Sono accessori con un profondo significato culturale, peculiare di ciascuna regione e ciascuna etnia, dal Nord al Sud dell’Africa, tuttavia, ci sono somiglianze nella maggior parte delle sue funzioni, come il fatto che, in alcune zone, vengono indossate anche dai neonati, bambini, adolescenti e uomini.
Nel continente africano l’importanza attribuita al fondoschiena femminile, come anche alla zona-vita (considerata una zona simbolica, associata alla gravidanza, alla nascita, alla femminilità e alle peculiarità dell’organismo femminile), è davvero alta. A dire il vero, il fondoschiena femminile rappresenta molte cose per la società africana, perché ospita l’intera essenza del femminismo e della sessualità di una donna. Ornare la vita con queste collane girovita ha dunque un’incredibile bellezza e storia; ogni filo di perle porta con sé i valori, la bellezza e la meravigliosa storia di tutto il popolo africano. Si ritiene che queste collane girovita possiedano il potere di attrarre ed evocare risposte emotive profonde; sono un segno di successo, ricchezza e benessere spirituale.
Sono considerati un tradizionale esaltatore di bellezza femminile, e vengono indossati per adornare la femminilità e la bellezza, attirando l’attenzione su fianchi, glutei e cosce e sui loro movimenti, in particolare l’oscillazione del fondoschiena mentre una donna cammina. Molti affermano che agiscono come afrodisiaco. Nella cultura Yoruba, per esempio, si dice che attiri i maschi e porti ad impulsi sessuali molto forti. Le sacerdotesse Yoruba o le devote Orisha, forti credenti negli spiriti dell’acqua, le indossano come amuleto protettivo per proteggersi dagli attacchi maligni degli spiriti, sia dei vivi che dei morti, e, in alternativa, alcune donne li usano anche con incantesimi per allontanare lo spirito malvagio Abiku, la sirena delle acque che, credono, possa rubare loro la fertilità. Anche in Benin, le collane sono utilizzate per la protezione contro gli attacchi fisici e spirituali. Possono essere indicatori del fatto che chi lo indossa è un essere spirituale, nonché simboli di sensualità o verginità.
La castità e il carattere sessuale di una donna possono essere decodificati mediante l’uso di queste collane di, perline. Si ritiene che il loro movimento, mentre una donna cammina, rivela molto sulla sua moralità, se promiscua o riservata. Per le giovani donne, indossare la collana girovita era anche un simbolo di maturità femminile, poiché venivano indossate come prova dell’inizio del menarca e, quindi, pronte per il matrimonio. Altre, invece, le indossano per assicurarsi che il marito non le tradisca.
Oltre ad essere parte dell’ornamento delle donne africane, della loro cultura e della loro identità, oggi sta diventando popolare a livello globale certamente grazie ad una serie di ragioni tradizionali e spirituali, ma soprattutto perché esse sono spesso associate a un look seducente e sexy. Il colore delle collane girovita ha significati diversi: il bianco, per esempio, significa purezza o luce, il blu lealtà, il rosso fiducia, l’arancione coraggio, il giallo energia, il rosa bellezza, l’oro e il nero potere, viola regalità, il verde fertilità e prosperità mentre turchese significa autocoscienza.
Forse le conoscete tutti sotto il nome Baya, tipico della zona Occidentale del Continente, oppure, Giri-Giri, Yomba, Jel-Jelli, Bin-Bin, Idi, Djalay-Djalay; oppure, ancora, scendendo verso il Sud, come Chisasa (nella lingua Bemba dello Zambia), o come Wusang’a (nella lingua del popolo Lunda). In Nigeria li conosciamo sotto un’infinità di nomi, in base alle diverse etnie e sottoetnie: Mgbaji (nella mia lingua madre Igbo), Jigida (in Hausa), Bebe(di) , Ileke, o Lagidigba (in yoruba). Il lagidigba è costituito da gusci di noce di palma messi insieme, mentre il bebe(di) è di vetro.
Ciò che forse non sapete è che queste collane girovita erano molto diffuse, sin dall’antichità, in tutta l’Africa Occidentale. Ancora prima, venivano usate, specialmente tra le donne dell’Antico Egitto, come abbigliamento tradizionale, come forma di status symbol e per modellare la forma della vita stessa. Venivano chiamate semplicemente “cinture pelviche”.
Le prime collane girovita africane conosciute vengono rintracciate in Libia e Sudan. In Nigeria, le terrecotte Nok e l’arte Igbo Ukwu mostrano l’uso dei girovita, in quelle società, già nel 500 a.C. Tuttavia, secondo alcuni storici, questa tradizione fu diffusa, dagli Yoruba, in zone dell’Africa Occidentale come il Senegal e il Ghana – specialmente tra le etnie Ewes, Ashanti, Krobos e Ga-Adangbes, dove si vive profondamente il concetto di nobiltà, femminilità e influenza sociale -, per poi veicolarsi in tutte le altre regioni africane.
Oltre ad indossarle per gli stessi motivi delle donne Egizie, si aggiungevano anche finalità nel voler segnare i vari riti di passaggio della femminilità, come mezzo di intimità, sessualità, fertilità, guarigione, spiritualità, e come indicatore per la gestione del peso o semplicemente come un bellissimo accessorio.
Per esempio, nel Ghana di un tempo, usavano queste collane girovita per sollevare la corteccia di certi alberi , che poi veniva battuta, diventando morbida, come un tessuto, e usata come biancheria intima. Nella cultura Akuapem della regione orientale del Ghana, le collane girovita, o ahene, sono usate per il bragoru o dipo, un rito di passaggio delle giovani ragazze, al loro primissimo menarca. Le donne anziane della famiglia le bagnano e la vestono con queste collane di perline. Quindi suonano il tamburo Gongon per chiamare la gente della città circostanti affinchè vengano a vedere le giovani donne ballare, una specie di “sfilata” per i corteggiatori maschi. Le ragazze ricevono quindi regali e denaro. L’ahene come ornamento era usato esclusivamente per le donne. Se un maschio indossava un’ahene intorno alle braccia, significava che era un okonfo/prete, Ohene/Capo o un odunsifo/erborista. Al giorno d’oggi, poiché il cristianesimo ha contaminato molte pratiche tradizionali, il bragoru non viene più praticato nei villaggi. Le donne Ghanesi di un tempo, inoltre, le usavano per attirare gli uomini; quando le perline sbattevano, evocavano certe reazioni chimiche nel cervello degli uomini che li eccitavano sessualmente. Alcune donne indossano le perle più in alto, intorno alla vita, e altre più in basso. In Ghana, la maggior parte delle donne le indossa un po’ larghe intorno alla vita in modo che le perline rimangano appena sopra le zone intime. La tribù Krobo del Ghana è nota per la lavorazione e l’utilizzo delle perline. Hanno più feste elaborate per le giovani donne durante i loro riti di passaggio. Usano perline per commemorare le diverse fasi della vita tra cui nascita, pubertà, gravidanza, matrimonio e morte. Negli ultimi anni, gruppi per i diritti umani e genitori si sono opposti all’obbligo per le iniziate di sfilare, in pubblico, a petto nudo, per una parte dei rituali. Di conseguenza, oggi, vengono usate le bambine, poiché è probabilmente meno scioccante per un bambino piccolo camminare senza vestito di quanto non lo sia per un’adolescente.
Anche gli uomini indossano le collane girovita. In Kenya, tra i Masai e Kikuyu, i ragazzi di età compresa tra gli 11 ei 13 anni indossano queste collane (lì chiamate Mgathe‘) per commemorare i riti della pubertà. In alcune culture gli uomini non vengono circoncisi fino a tarda età e indossano queste collane durante la loro cerimonia. In Zambia, il re indossa una collana girovita ingombrante, durante la cerimonia della stagione delle pioggia, quando il villaggio si allaga. Anche in Namibia e Benin gli uomini le indossano.
La collane girovita possono essere molto semplici o incredibilmente elaborate. Possono essere di qualsiasi dimensione e realizzati con qualsiasi materiale, inclusi vetro, pietra, argilla e legno di sandalo. In alcune parti dell’Africa occidentale, le collane girovita possono essere indossate con campanellini su di esse, emettendo un leggero tintinnio mentre si cammina.
Le tradizionali collane girovita sono indossate per tutta la vita; neonati, adolescenti, donne di mezza età, nonne e bisnonne. Nella maggior parte delle culture dell’Africa occidentale, una volta entrati nell’età adulta, i girovita sono considerati “private” e non sempre destinati ad essere esibite. In alcune etnie, come tra i Fulani della Nigeria, sono indossate sotto i vestiti, in modo tale che solo il proprio marito sappia della loro esistenza. Alcune indossano perle diverse, in momenti diversi, per inviare segnali al marito, come quelli specifici per comunicare il ciclo mestruale, o che è sessualmente eccitata (di solito quelle di cristallo e glitterate).
La mia prima Mgbaji (collana girovita in Igbo) la ebbi all’età di circa 4 anni, custodita in un piccolo scrigno di famiglia, donatami dalla mia nonna Biafrana, Rachel, durante il rito della mia iniziazione, per il passaggio dall’età neonatale verso l’età dell’infanzia. Era fatto di piccolissime perline colorate, con appese dei semi di calabash e dei gingilli di una pianta particolare, tipico del nostro villaggio Igbo. Lo adoravo perché emetteva un suono davvero particolare e mi dava l’impressione di essere un po’ la Tinker Bell (Campanellino) della storia di Peter Pan. Per noi bambine, all’epoca, era comunque un “premio” molto ambito perché rappresentava il fatto che eravamo cresciute e potevamo essere ammesse a svolgere le attività dei grandi.
Più si cresceva, però, più, ovviamente, cambiavano i vari passaggi nelle vari fasi dei riti. Essendo poi nata, cresciuta e vissuta anche tra i Yoruba, il significato di questi cimeli assumevano contorni ancora più particolari e complessi. Gli Yoruba hanno sviluppato una cultura dell’uso delle perline che tocca sia gli aspetti materiali che quelli spirituali della vita delle persone. Inoltre, hanno anche la capacità di produrre le perle per vari scopi che vanno dalla regalità, all’ornamento del corpo, alla divinizzazione e alla decorazione. A me è stato donato, nel passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta, uno molto prezioso, fatto da una cintura in pelle morbida sulla quale sono state cucite delle conchigliette di ciprea, segno della mia appartenenza famigliare ad un certo clan particolare. La conservo con molta cura, per i ricordi che porta con sè e la significanza con cui sono stata resa edotta.
La credenza è che le Ileke Yoruba, siano estremamente evocativi, avendo il potere di attrarre uomini, stimolare la spiritualità, la salute e dimostrare il successo e la ricchezza di un individuo. Sono un bene prezioso per gli Yoruba, motivo per cui hanno una così vasta gamma di usi. Sebbene siano considerati uno strumento di seduzione, sono anche usati per enfatizzare la castità o la riservatezza di una donna. I genitori regalano le Ileke alle loro figlie quando raggiungono la maggiore età, per comunicare la loro purezza ai potenziali corteggiatori. Le donne sposate, d’altra parte, indossano girovita fatte con la noce di palma (note come “lagidigba“) con dischi appesi, per rappresentare ogni parto avvenuto con successo e, quindi indice di fertilità. Le Ileke sono anche considerate come medicine ad alto potere curativo per combattere i crampi e curare i disturbi dell’utero.
Riassumendo, le funzioni principali per cui tra gli Yoruba e gli Igbo di un tempo – ma ciò vale per una moltitudine di altre etnie in tutta l’Africa ed è ancora in voga oggi – si usava indossare le collane girovita, sono principalmente le seguenti:
Decorazione – Le donne indossano le collane girovita per adornare i loro corpi. Le perline sono colorate, brillanti e attraenti proprio come qualsiasi altro accessorio moderno come un orologio, un orecchino o una collana. Sono molto femminili e le donne sono incoraggiate a indossarle fin dalla tenera età. Ciò è un modo per simboleggiare e celebrare la femminilità e la bellezza. Durante le cerimonie tradizionali, le donne indossano un numero extra di perline per decorarsi.
Attrazione sessuale – Le donne indossano perline in vita perché credono attragga il sesso opposto e suscita risposte emotive profonde. Accentuano la figura e attirano l’attenzione sul movimento della vita e dei fianchi, tanto che tra i Yoruba esiste una credenza popolare che afferma come “siano le perle a far tremare le natiche“. Alcune donne si allacciano le collane girovita con incantesimi d’amore per evocare un’attrazione sessuale più profonda. La tradizione proibisce a una donna di mostrare le sue collane a un sesso opposto al di fuori del matrimonio, perché vedere le perle di una donna è lo stesso che vederla nuda. Durante le cerimonie matrimoniali, le spose indossano più perline in vita per aggiungere più volume alla vita e sedurre i mariti.
Contraccezione: le collane girovita agiscono anche come perle della fertilità che la donna usa per determinare la sua ovulazione ed evitare i rapporti sessuali con il marito e, a volte, vengono allacciate con ciondoli per prevenire la gravidanza.
Simbolo dell’amore: le collane girovita vengono donate alle donne come segno d’amore da parte di un corteggiatore, un marito o una famiglia. I genitori possono regalarle alle loro figlie per dimostrare l’amore e l’affetto che hanno per loro.
Gravidanza: si ritiene che le collane girovita migliorino la fertilità. Potrebbe essere perché l’attrattiva sessuale delle perle aumenta il tasso di rapporti sessuali tra le coppie. Tuttavia, si dice che le perle siano intrecciate con ciondoli che hanno la funzione di stimolare la fertilità e proteggere la madre in gravidanza ed il feto in crescita.
Fecondità: la Lagidigba, che è composta da gusci di noci di palma, viene indossata per indicare il numero di gravidanze che una donna ha avuto. Poiché i gusci delle noci di palma sono disposti in grappoli, il Lagidigba viene utilizzato per indicare anche il numero di nascite multiple, essendo gli Yoruba noti per la loro alta incidenza di nascite gemellari. A questo proposito, queste collane vengono usate per adornare la statuetta Ere-Ibeji quando muore un gemello, perché c’è la convinzione che, se trattato bene lo spirito dell’anima del gemello morto, esso non danneggerà il gemello vivente.
Prova di castità/sensualità: le Ileke vengono utilizzate per determinare se una donna è casta o provocante, osservando il movimento delle perline mentre cammina, rotolando la vita in modo seducente per attirare l’attenzione del sesso opposto.
Protezione spirituale: gli Orishas, i devoti delle divinità dell’acqua e le sacerdotesse indossano i perline della vita come mezzo di protezione dagli spiriti maligni dell’acqua e per adornare i loro strumenti di divinazione. Le donne le indossano per proteggere le loro gravidanze da spiriti e incantesimi malvagi.
Regalità: alcune collane girovita raffigurano i reali. Sono costosi, rari e realizzati con materiali di qualità superiore. Le principesse e le altre donne reali indossano queste perle per distinguersi dagli altri.
Controllo del peso: sono usate come mezzo per osservare e controllare il proprio peso e modellare il proprio girovita. Quando le collane si stringono, probabilmente significa che la donna sta aggiungendo peso e deve fare qualcosa per controllare l’aumento di peso. Nel tempo aiuterà a mantenere la vita piccola e ad accentuare i fianchi. Poiché le tradizionali collane girovita sono infilate su un cordino di cotone (e senza un fermaglio/gancio), non si allungheranno; si romperanno o continueranno ad arrotolare la vita quando si è aumentati di peso. Allo stesso modo, rotoleranno verso il basso o alla fine cadranno quando si perderà peso.
Riti di passaggio: sono anche usate come rito di passaggio. Man mano che una ragazza cresce, cambia le sue vecchie collane girovita con quelle più nuove che sono più adatte al suo corpo in crescita. Alle ragazze viene anche insegnato che indossare le collane girovita, fin dalla tenera età, le aiuta a ottenere fianchi più arrotondati, vita sottile e seni più pieni.
Pubertà: la Ileke era una caratteristica regolare nell’ornamento delle donne africane perché ha aiutato a indicare come sono cresciute e maturate nel tempo. Le madri spesso adornavano le loro figlie con queste collane girovita durante il loro primo flusso mestruale, come rito di passaggio alla femminilità.
Ai giorni nostri, pochissime persone mantengono la cultura e la tradizione di adornare, quotidianamente, il proprio girovita con queste collane. Questo è, in parte, dovuto al fatto che non ne conoscono il significato e gli usi.
Molte donne della diaspora non hanno una conoscenza diretta delle loro origini africane, quindi indossare le collane girovita significa reclamare l’opportunità di seguire le orme e connettersi ai loro antenati, per celebrare il loro patrimonio culturale e le loro pratiche tradizionali. Le perle sono un costante promemoria fisico sul fatto che la propria eredità identitaria non è poi così lontana.
Oggi, l’uso della collana girovita, da parte delle donne nere e mixed, in Occidente si è evoluto in una tradizione culturale propria, che riflette l’esperienza diasporica.
La IIeke è diventata una forma di riflessione personale, di apprezzamento per la propria bellezza e possono essere indossate da donne di tutte le forme e dimensioni, per adornarsi. Invoca immediatamente la consapevolezza del proprio corpo, esaltando la propria femminilità, sensualità e una profonda consapevolezza di essere una donna. Cambia il modo in cui si cammina; c’è una maggiore sicurezza e fiducia in se stessi nel modo in cui ci si atteggia. C’è un senso di empowerment che deriva dall’indossarli, specialmente in un’area del corpo femminile in cui molti di noi sono spesso a disagio e cercano di nascondere. Per altre donne, ancora, queste perle forniscono fiducia, bellezza ed equilibrio, specialmente in un mondo che impone quotidianamente come dovrebbe essere una donna moderna o bella. Molte di loro testimoniano che indossarli migliora il loro senso di valore e autostima, facendole sentire sexy e godendo meglio della loro sessualità. Colori come il verde, l’oro e il blu significano segnali sessuali, amore, ricchezza, potere, preziosità, energia, fiducia in se stessi, vitalità, passione e molti altri. È stato chiamato in base alle tribù che li indossano.
Molte delle ragazze più giovani non conoscono il significato delle perline né dei diversi colori, ma la indossano solo per l’abbellimento e, naturalmente, perché è di moda. Qui nascono spesso dei sgradevoli malintesi riguardo a questo accessorio: non è necessario essere una taglia 38 per sperimentare le sensazioni di benessere di queste collane. Facendo parte della cultura tradizionale, le dimensioni non contano affatto e nemmeno l’età anagrafica, tant’è vero che tutte, anche le donne più anziane, possono indossarle. Inoltre, non si devono indossare per mostrare la propia forma perfetta e la pancia piatta. Vanno indossate come parte della propria lingerie, per sentirsi attraenti, per se stesse e per chi si ha piacere di esibirle.
Qualcuno ritiene che l’uso delle collane girovita sia osceno, primitivo e di bassa lega. La maggior parte dei genitori non permetterebbe ai propri figli di indossarli, perché è visto come qualcosa di sporco, pensato per donne o bambini senza educazione morale. Si ritiene che chiunque le indossi sia una donna ribelle o stia cercando disperatamente di attirare gli uomini. Questo malinteso non ha comunque scoraggiato coloro che adorano le perline. Ne nutrono un’ammirazione speciale.
Quando decidi di indossare la Bebe, cerca di capire cosa significano veramente. Presta attenzione ai colori, utilizzati nell’accessorio, poiché influenzano la loro funzione. Ci sono molti stili, colori e materiali tra cui scegliere. Se lo desideri puoi arricchirle di simbolismo, associando ad ogni colore e pietra un significato specifico:
- Blu: guarigione, armonia, intuizione, verità
- Marrone: terra, stabilità
- Verde: prosperità, fertilità, abbondanza, speranza, guarigione
- Viola: spiritualità, saggezza, regalità
- Rosso: vitalità, passione, coraggio, fiducia
- Bianco: luce, verità, purezza
- Giallo: saggezza, chiarezza, consapevolezza, energia, gioia
- Evil Eye o Pietra di Allah: protezione contro la negatività
- Avventurina verde: fortuna, prosperità, ricchezza
- Khamsa o la mano di Fatima: protezione contro il male o la sfortuna
- Lapislazzuli: pace, saggezza, verità, intuizione
- Quarzo: limpidezza, amplifica altri cristalli
- Quarzo rosa: amore, compassione, guarigione
Ricordati che, se sai usarle con intelligenza, hanno un potere elevato nell’esercizio della seduzione, perché aumenta la consapevolezza di sé stesse e del potere esercitato intorno alla propria sessualità. La vita, i fianchi, il lato “B” e le cosce diventano il punto focale dell’attenzione quando si indossa la collana girovita, poiché esaltano la femminilità e la bellezza di ogni donna.
Possono sembrare un semplice accessorio, in realtà hanno un effetto trasformativo su chi le indossa perché servono come promemoria continuo per essere più consapevoli e amorevoli verso il proprio corpo. Così come possono aiutare a mantenere una postura corretta, rammentandoci di stare seduti con la schiena dritta, coinvolgere i muscoli dello stomaco, rilassare la schiena e respirare correttamente.
@Wizzy, Afro Bodhisattva, Entrepreneur, Multipotentialite Wantrepreneur, Physical Anthropologist, Freelance researcher of African Studies, culture, tradition and heritage, CEO Dolomite Aggregates LTD and Founder IG MBA Métissage Boss Academy , MBA Metissage & Métissage SangueMisto.