Una delle mie più grandi passioni è la coltivazione (e ultimamente, l’ibridazione) delle rose. Amo prevalentemente le rose inglesi, anche se non disdegno tutte le altre qualità. Ieri sono sbocciate le prime rose nel mio roseto.
La mia preferita (a dir la verità ne ho più d’una) è questa, la rosa inglese Charles Darwin che presenta una bella fioritura con fiori gialli molto profumati. Sono una temeraria fan delle rose di David Austin, dalla bellezza straordinaria.
La storia di David Austin iniziò attorno al 1950, quando, affascinato dal lavoro di un amico del padre, il famoso vivaista James Backer, e colpito dalla rosa “Old Garden roses”, regalatagli dalla sorella, decise di dedicarsi all’ibridazione delle rose per ottenere nuove varietà che sapessero unire la bellezza e i profumi delle rose antiche, con la resistenza e la grande produzione di fiori delle varietà moderne.
La sua ricerca, ad oggi, ha sempre come obiettivo la produzione della rosa praticamente perfetta, dotata di forza, resistenza, bellezza, profumo e fascino.
Le rose di David Austin rispecchiano questa volontà, presentando caratteristiche uniche: dalle rose antiche agli Ibridi di Tea.
Grazie alla qualità delle rose David Austin, queste si sono affermate a livello mondiale e sono state insignite di numerosi premi internazionali.
Varietà come La Queen of Sweden o la Darcy Bussell permettono di godere dell’eleganza del fiore e di avere piante dall’ottima resistenza.
Il lavoro incessante di ricerca ha permesso a David Austin di produrre rose inglesi capaci di adattarsi anche al clima italiano, spesso considerato troppo caldo per ottenere buoni risultati.
Non scordiamoci l’effetto benefico e la grande rilassatezza nel dedicarsi alla loro cura. Una forma di meditazione particolarmente gratificante ed in simbiosi totale con la natura.
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